Beppe Pasini: Tra poetica, resilienza e riflessività nel lavoro sociale e di cura.
Per coloro che si occupano professionalmente di intervento educativo, sociale e di cura, dare voce alle storie di persone che vivono situazioni di difficoltà, criticità o sofferenza rappresenta una preziosa opportunità per riattivare risorse e competenze resilienti. Riprendere contatto con i propri ricordi e con parti della propria memoria alla ricerca delle parole per raccontare e rievocare passaggi critici, svolte esistenziali, sentimenti taciuti, favorisce la rielaborazione e attivazione di competenze resilienti. Non solo: l’impiego di colori, della scrittura poetica e simbolica, dell’espressione corporea, possono essere di grande aiuto per cercare la bellezza, pensare esteticamente, rianimare la speranza e rigenerare opportunità immaginative, dialogando con le emozioni e favorendo nuove possibilità di visione.
Il seminario avrà carattere laboratoriale ed esperienziale. Nella prima parte i partecipanti sperimenteranno e apprenderanno attivamente pratiche e proposte per animare e promuovere dispositivi autonarrativi in contesti di lavoro sociale e di cura. Nella seconda parte verranno proposti e discussi esempi e modelli di intervento concreti con l‘intento di connettere apprendimento esperienziale e riflessione teorica sulle implicazioni operative ed epistemiche.
Verrà consegnata bibliografia di approfondimento.
Beppe Pasini - Psicologo e psicoterapeuta. Docente di Pedagogia Sperimentale Università di Brescia e Milano Bicocca. Collabora con il Centro Shinui di Bergamo. Svolge attività di ricerca e didattica dedicandosi in particolare ai temi della cura educativa in contesti della marginalità e del lavoro sociale oltre che della salute mentale e dell’apprendimento esperienziale attraverso approcci narrativi e autobiografici. Socio della Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari (Ar).