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Channel: Scuola Di Counseling SHINUI Bergamo
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claudia lepri

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Laureata in Pedagogia. Diplomata a Shinui, è mediatrice dei conflitti a indirizzo sistemico e counselor in formazione. Lavora nell’ ambito della progettazione e conduzione di percorsi formativi su temi psico/pedagogici sia in contesti scolastici che presso studi privati. Si occupa da anni di sostegno alla genitorialità e di relazioni familiari in situazioni di conflitto, in vista o a seguito di separazione e divorzio e di tutte quelle realtà di crisi del sistema famiglia, come ad esempio relazioni tra eredi, incomprensioni di genere, e conflitti intergenerazionali. 

Docente AIMS in formazione, sta concludendo il suo iter per diventare docente AIMS a tutti gli effetti.


martine bucci

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Martine Bucci – Coreografa e insegnante di danza contemporanea, diplomata dal 1996 nella tecnica Feldenkrais, ha terminato il triennio della Scuola di Counseling Sistemico Pluralista di Shinui.

Esercita la propria attività a Bergamo e provincia conducendo lezioni di gruppo e lezioni individuali applicando abilità di counseling sistemico nel Feldenkrais e arrivando, attraverso questo intreccio, a dare luce ad un approccio unico e personale.

Dal 2012 è docente del modulo sulla Comunicazione non verbale e il linguaggio del corpo presso la Scuola di Counseling di Shinui.

Da quasi 20 anni lavora presso il Centro Ananda; collabora inoltre con il centro diurno psichiatrico Day Care degli Ospedali Riuniti di Bergamo. Conduce docenze per educatori sociali e scolastici di “comunicazione verbale e non verbale nella relazione educativa: conoscersi attraverso il movimento”.

Continua incessantemente la propria formazione partecipando annualmente ai post-trainings su vari Metodi corporei e psicologici in Italia e all'estero.

fabio tosini

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Fabio Tosini, laureato in Pedagogia all’Università di Verona, dove ha svolto un Master in Gestione dei conflitti, e in Psicologia all’Università Salesiana di Venezia, ha conseguito il diploma di Counselor Sistemico Pluralista a Shinui, dove si è specializzato in Counseling Interculturale e frequentato il corso biennale in Mediazione Familiare.

Si occupa di formazione, insegnamento e, in generale, della relazione di aiuto. Coordina lo sportello scolastico di Counseling del Centro di Formazione Professionale della Coop. Sociale onlus Educo e gestisce il Servizio extrascolastico di Consulenza sulla Relazione rivolto a singoli, coppie e famiglie.

Per la Fondazione Caritas di Brescia è referente dei progetti di gestione accoglienza di persone richiedenti protezione internazionale, in collaborazione con la Prefettura. Insieme ad altri autori ha pubblicato nel 2010 il libro Cinquanta di questi giorni. Per pensare la sessualità del disabile intellettivo, Roma, Aracne e, con Serrelli E., nel 2015, l’articolo "L’incontro narrativo: narrazione e fiaba nella relazione d’aiuto a orientamento sistemico", in Riflessioni sistemiche, n° 12.

Dal 2008 al 2012 è stato tutor di gruppi di counseling di Shinui e, con l’apertura della sede della scuola di counseling di Brescia, è diventato Coordinatore del corso triennale.

max portici

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Max Portici dopo essersi formato nell'ambito educativo, area pedagogica, si è impiegato nelle professioni della relazione d'aiuto in veste di educatore. Inseritosi come operatore nei progetti educativi territoriali nella provincia di Milano, nel settore tutela minorile, con interventi sia in contesti domiciliari che scolastici, ha poi prestato opera nelle strutture residenziali per minori allontanati dal proprio nucleo d’origine, vittime di abbandono, trascuratezza, maltrattamento o abuso sessuale.

Ha ricoperto il ruolo di coordinatore e responsabile di servizi semi-residenziali e residenziali, strutture inserite nel: “Coordinamento comunità alloggio e reti familiari della provincia di Bergamo”.

Entra in Shinui grazie al corso di Mediazione familiare, dove si diploma nel 2013 e contestualmente frequenta e conclude il percorso formativo in Counseling Sistemico Pluralista. E’ tutor dei gruppi di Mediazione familiare e sta svolgendo l'iter formativo per divenire socio formatore AIMS.

elena lonardi

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Ha accumulato esperienza ventennale all'interno dell'Azienda di famiglia come Amministratore. Oltre alla gestione del personale, ha mantenuto e curato i contatti tra l'azienda e le amministrazioni pubbliche, le associazioni di categoria e gli altri professionisti del territorio.

Fa parte di Shinui dal 2008 come allieva sia del Corso triennale di Counseling sia di quello di Mediazione familiare. Grazie a questi due percorsi formativi, nel contesto del tirocinio Elena ha introdotto l'esperienza del counseling e della mediazione familiare in ambito legale, all'interno di studi di avvocati.

Dal 2011 lavora come tutor presso la Scuola di Counseling Sistemico Pluralista, tema della sua tesi di Counseling.

Elena sta ora approfondendo il ruolo del tutor nei corsi di formazione, anche a livello teorico, individuando specificità, studiando e illustrando la sua complessità e, soprattutto, mettendo in atto le sue capacità personali e relazionali.

beniamino bonardi

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Beniamino Bonardi fa parte di Shinui dal 2011, prima come allievo della scuola di Counseling, del corso di specializzazione di Counseling e Terapie interculturali e del Corso di Mediazione familiare, e dal 2014 come tutor della Scuola di Counseling sistemico pluralista. Si è diplomato come counselor, con specializzazione in counseling interculturale, nel dicembre 2014, presso Shinui.

Laureato in Filosofia all’Università degli Studi di Milano nel 1981, è giornalista freelance nel settore ambientale, alimentare e della responsabilità sociale delle imprese. Negli anni ’80 e ’90 ha ricoperto incarichi di dirigente nazionale delle associazioni “Amici della Terra” e “Legambiente”. Dal 1996 al 2002 è stato assessore all’ambiente e alla sicurezza del comune di Sesto San Giovanni.

E’ autore di pubblicazioni di carattere ambientale e dei libri “La naturale inferiorità dei maschi” (Sperling & Kupfer Editori, 1996) e “Care medicine - Quando la salute finisce in tribunale” (Selene Edizioni, 2005).

emanuele zanaboni

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Psicologo e psicoterapeuta sistemico-relazionale specializzato in psicoterapia della coppia e dell'individuo presso l'European Institute of Systemic-Relational Therapies, è membro del corpo docente e dell'équipe clinica del centro Shinui. Svolge consulenza come psicologo in un servizio di Tutela Minori della provincia di Monza Brianza e in AGPD (Associazione Genitori e Persone con Sindrome di Down). Lavora come supervisore e formatore in scuole primarie e in servizi di neuropsichiatria.

PRESENTAZIONE

PRESENTAZIONE

Emanuele Zanaboni, oltre alla pratica privata lavora come psicologo in un servizio di Tutela Minori della provincia di Monza Brianza  in AGPD (Associazione Genitori e Persone con Sindrome di Down). Lavora come supervisore e formatore in scuole primarie e in servizi di neuropsichiatria.È stato assegnista di ricerca e docente di laboratori di corsi afferenti alla Laurea Specialistica in psicologia Cliniica presso l’Università degli Studi di Bergamo e ha collaborato con il Laboratorio di Psicologia Clinica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. È membro del corpo docente e dell'équipe clinica del centro Shinui.

guido veronese

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Laurea in Psicologia ad indirizzo Clinico e di Comunità. Iscrizione all’Albo degli Psicologi della Lombardia n° 03/6027. È psicoterapeuta sistemico e mediatore familiare sistemico. Dottore di ricerca in Psicologia Clinica, collabora come ricercatore assegnista con la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli studi di Milano Bicocca. Svolge attività clinica privatamente e come consulente presso il consultorio accreditato della clinica Mangiagalli di Milano.

Si occupa di psicologia dell’emergenza in collaborazione con l’Institute for Family Therapy and Research “Al Madina” di Nazareth. Docente A.I.M.S.

PRESENTAZIONE

PRESENTAZIONE

Guido Veronese è membro del corpo docente della Scuola di Counseling e del Corso in Mediazione Familiare di Shinui e membro dell’équipe clinica. Ha collaborato come psicoterapeuta interculturale con la clinica Mangiagalli di Milano. Svolge parte delle attività cliniche e di formazione anche all’estero in contesti di violenza politica e guerra (Israele e Palestina, Iraq-Kurdistan), dove ha esercitato come psicoterapeuta del trauma e formatore con organizzazioni non governative internazionali e istituzioni governative.

Parte dell’attività clinica è dedicata alla psicoterapia e alla valutazione peritale di individui sottoposti a mobbing e stress lavorativo. Il lavoro di formazione e terapeutico si è focalizzato in particolare su età evolutiva, bambini, adolescenti e le loro famiglie.

L’orizzonte teorico in cui si collocano i suoi lavori è quello sistemico - costruttivista e socio-ecologico. L’attività didattica all’interno dell’Ateneo di appartenenza riguarda i diversi livelli formativi (CdL Triennale, CdL Specialistica e Magistrale, Attività di laboratorio, Corsi di Perfezionamento, Dottorato di Ricerca). I temi della didattica vertono principalmente sul disagio psicologico e la promozione del benessere in contesti multiculturali, sui problemi dell’immigrazione e dell’integrazione dei cittadini stranieri.

Nell’ambito dell’attività di ricerca è stato Visiting Scholar presso Child and Family Studies Department e presso Center for the Study of Youth and Political Violence, College of Education, Health, & Human Science, Università del Tennessee, Knoxville (febbraio, 2010).

I principali interessi di ricerca comprendono aree tematiche di tipo clinico, sociale e di comunità, tra esse interrelate.

A seguito un elenco delle principali ricerche effettuate:

  • Violenza politica e contesti multiculturali (vedi pubblicazioni: 2a; 5a; 6a; 7a; 3b). Vengono studiati i fattori di rischio e di protezione allo sviluppo di disagio e patologia in contesti multiculturali, la comunicazione interculturale, il dialogo interetnico e interreligioso e le loro dimensioni ecologiche. Particolare attenzione viene dedicata alle fasce considerate a rischio come i bambini, gli adolescenti e i giovani adulti.
  • Trauma e Postrauma in contesti di emergenza e guerra (vedi pubblicazioni: 1a; 9a). Vengono studiate le dimensioni psicologiche relazionali, cognitivo-affettive e comportamentali a traumi estremi con particolare attenzione agli aspetti salutogenici, di funzionamento e di aggiustamento positivo, alle dimensioni ecologiche del trauma e alla critica della diagnosi psichiatrica di matrice biologico-organicista.
  • Patologia e sistemi di significato personale (vedi pubblicazioni: 3a; 4a; 10a; 3b; 5b; 6b; 7b; 8b; 9b). Vengono studiate le dimensioni del significato nelle organizzazioni psicologiche tipiche e atipiche con particolare attenzione ai sistemi costruttivi individuali e familiari in ambiti interculturali.
  • Mobbing e stress organizzativo (vedi pubblicazioni: 8a; 2b). Viene studiato il fenomeno mobbing e del disagio organizzativo con particolare attenzione alle dimensioni di contesto, relazionali, culturali globali e locali.

luigi ubbiali

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Insegnante di scuola elementare, Counselor scolastico diplomato presso il Centro Milanese di Terapia della Famiglia e iscritto al Registro Nazionale dei Counselor di AssoCounseling come counselor trainer e supervisor. Laureato in Scienze dell’Educazione, docente della Scuola di Counseling Sistemico Pluralista di Bergamo, responsabile dei progetti per le scuole e supervisore dei tirocinanti esterni per ciò che riguarda l’area scolastica-interculturale.

PRESENTAZIONE

PRESENTAZIONE

Luigi Ubbiali collabora con il Centro Shinui fin dalla sua fondazione dapprima come tirocinante, poi come tutor di classe e dal 2005 come membro "storico" dello staff docente e dell'équipe clinica, come counselor e mediatore familiare.
Collabora da diversi anni con l'associazione Arcigay di Bergamo a sostegno delle riflessioni intorno al tema dell'identità di gender (vedi pubblicazioni).

anna consiglio

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Psicologa e psicoterapeuta. Iscrizione all’Albo degli Psicologi della Lombardia n° 03/4148. Counselor supervisor e trainer, iscritta al Registro Nazionale dei Counselor di AssoCounseling. Docente presso la Scuola di Counseling Sistemico Pluralista di Bergamo e membro dell’équipe clinica del Centro Shinui, è stata per anni responsabile del Servizio Adozioni dell’ASL di Cinisello Balsamo ed è tutt’ora coordinatrice dei progetti e percorsi indirizzati alle famiglie adottive e affidatarie di Shinui.

PRESENTAZIONE

PRESENTAZIONE

Anna Consiglio è membro del corpo docente della Scuola di Counseling di Bergamo e dell'équipe clinica. Specializzata sullʼanalisi dei casi dellʼHarvard Business School con G. Gohetals (PhD Harvard University) e sulla prospettiva Sistemico Relazionale con V. Ugazio; ha inoltre
conseguito la specializzazione in Terapia Familiare presso il Centro per lʼAnalisi dei Sistemi e la Terapia della Famiglia di M.L. Vinci e A. Vita. Master di II livello sugli affidi e adozioni presso l'Università Cattolica di Milano.

E' stata Cultrice della materia in Psicologia Clinica presso l'Università degli Studi di Torino e Bergamo e poi Docente a contratto per l'Università degli Studi di Bergamo. Per diversi anni è stata anche Didatta nella scuola di psicoterapia EIST di Milano (European Institute of Sistemic Therapies).

Ha collaborato con le Asl di Milano e Cernusco sul Naviglio. Libero professionista, in qualità di psicologa, terapeuta familiare e formatrice. Si occupa da sempre di tutela minorile - in particolare di affidi e adozioni - con lunghe collaborazioni con istituzioni private e pubbliche nel campo minorile (Comune di Cinisello Balsamo e Istituto Palazzolo fra le più importanti).

Coordina e collabora sul territorio diversi progetti di formazione e supervisione con enti pubblici e privati della Regione Lombardia ed Emilia Romagna in ambito sociale e comunitario per la tutela minori, la marginalità e la famiglia.

Supervisore di gruppo e individuale. Ha pubblicato diversi articoli in riviste specializzate (vedi pubblicazioni).

dania paris

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Dopo un'esperienza pluriennale nel ruolo di assistente di direzione presso una multinazionale italiana del settore elettrotecnico, nel 2005 è entrata in Shinui, spinta dal desiderio di lavorare con le persone da vicino, in una realtà legata all’ambito sociale e alla relazione di aiuto.

Da allora, Dania è responsabile della gestione della segreteria organizzativa e amministrativa ed è inoltre la prima interfaccia con gli utenti che si rivolgono al Centro per informazioni sui percorsi formativi o per richieste di consulenza o terapia.

In questi 12 anni, Dania ha acquisito competenze e abilità di counseling per accogliere e gestire in maniera umana la complessità delle relazioni che girano in Shinui: staff docenti, tirocinanti, allievi, pazienti e clienti, ognuno con le proprie esigenze, le proprie richieste...

Alla sua ampia formazione (per esempio, nelle vesti di “segretaria”, non è mai mancata a un seminario formativo al quale partecipa con delicatezza ed entusiasmo), Dania aggiunge la sensibilità, dolcezza e tenerezza, con una capacità di osservazione non giudicante e una memoria unica. E’ grazie a lei che, a livello amministrativo e organizzativo, tutto funziona e sembra semplice! E' anche tanto grazie a lei che il clima al Centro Shinui è sempre piacevole, disteso, accogliente e che l'intera comunità di allievi, diplomati e staff si sente una famiglia.

cecilia edelstein

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Cecilia Edelstein, psicologa, terapeuta familiare, counselor, mediatrice familiare, formatasi in Israele e Italia, è Presidente dell’Associazione Shinui – Centro di Consulenza sulla Relazione, responsabile scientifica dei corsi promossi dall'associazione e dell'area "Formazione", coordinatrice dell’équipe clinica e dell’area ricerca dell’associazione.

Ideatrice dell'approccio Sistemico Pluralista da applicare in terapia, counseling e mediazione. Iscritta all’Albo degli Psicologi della Lombardia n°03/5352, al registro Nazionale di AssoCounseling n°REG-A0004-2009 (come counselor supervisor e trainer), all’EAP (European Association for Psychotherapy), all'EFTA (European Family Therapy Association), alla Sirts e alla SIPPR.

È inoltre membro fondatore di AssoCounseling e membro del suo comitato scientifico, didatta A.I.M.S (Associazione Internazionale Mediatori Sistemici) e membro della sua commissione didattica.

Già Responsabile scientifica dei corsi di Counseling per i Centri per le Famiglie della Regione Emilia Romagna, coordina dal 2004 la formazione continua agli operatori del progetto InformaFamiglie dei Centri. formatrice e supervisore degli Sportelli sociali della stessa regione. Ex Capo redattore, oggi membro della redazione di “m@gm@ - Rivista Elettronica di Scienze Umane e Sociali" e della rivista “Mediazione Familiare Sistemica”.

Ha sviluppato l’approccio sistemico pluralista, documentato nel libro Il counseling sistemico pluralista, dalla teoria alla pratica (Ed. Erickson, 2007). Tra i principali interessi di ricerca e di studio: famiglie e intercultura. È infine autrice di numerose pubblicazioni.

PRESENTAZIONE

Allieva diretta di pionieri della terapia familiare, come Salvador Minuchin, Luigi Boscolo e Gianfranco Cecchin, e grazie a una formazione composta da specializzazioni sistemiche diverse (strutturale, milanese, costruzionista, ecc..) ha sviluppato l’approccio Sistemico Pluralista da applicare, a seconda del contesto, in psicoterapia, counseling e mediazione.

E’ responsabile della Scuola di Counseling a indirizzo Sistemico Pluralista, del Corso di Mediazione Familiare e del Corso in Counseling e Mediazione Interculturali di Shinui; in quanto responsabile scientifica della formazione al counseling degli operatori dei Centri per le Famiglie della Regione Emilia Romagna, ha sostenuto dal 2007 la nascita e l’avvio dei servizi di counseling genitoriale e di coppia in questa regione.

Oltre alle cariche sopra riportate, è stata membro del Direttivo della Sirts (Società italiana di ricerca e terapia sistemica) e Presidente della SICIS (Società Italiana di Counseling a Indirizzo Sistemico).

Insegna al Master sull’Immigrazione dell’Università Cà Foscari di Venezia, è formatrice presso numerosi enti e Scuole di Specializzazione in Psicoterapia dove prevalentemente cura i moduli sulla Clinica interculturale e sul Modello Sistemico Pluralista e svolge attività di formazione presso tutto il territorio italiano, nel settore pubblico, privato e nel privato sociale.

Autrice di numerosi articoli scientifici (vedi pubblicazioni) e dei libri: Il counseling sistemico pluralista. Dalla teoria alla pratica, ed. Erickson (2007) e Le trasformazioni dei Servizi sociali nell’era dei flussi migratori, ed. Carrocci (2011).

Beppe Pasini

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Psicologo e psicoterapeuta. Docente di Pedagogia Sperimentale Università di Brescia e Milano Bicocca. Membro dello staff docenti della scuola di Counseling di Bergamo e Brescia. Svolge attività di ricerca e didattica dedicandosi in particolare ai temi della cura educativa in contesti della marginalità e del lavoro sociale oltre che della salute mentale e dell’apprendimento esperienziale attraverso approcci narrativi e autobiografici. Socio della Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari (Ar).

Orietta Sponchiado

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Psicologa e psicoterapeuta familiare formatasi presso l’Istituto Veneto di Terapia Familiare di Treviso. È Mediatore familiare iscritta all’AIMS. 

Esercita in libera professione presso il suo studio nella sede di Treviso e Pordenone, occupandosi prevalentemente di terapia familiare, di coppia e individuale. Esperienze importanti maturate presso il servizio Tutela Minori e il servizio del Consultorio Familiare presso l’Azienda Socio Sanitaria 10 Veneto Orientale, con cui collabora attivamente.

Si occupa di sostegno alla genitorialità di famiglie con figli disabili, oltre che condurre relativi gruppi di supporto. Svolge numerose formazione e supervisioni in questo campo per operatori e volontari presso cooperative, associazioni, enti pubblici.

È psicologa scolastica di indirizzo sistemico-relazione e si occupa di progettualità relative il benessere e la prevenzione del disagio presso istituti scolastici del territorio. 

Ha approfondito il tema della terapia interculturale formandosi e collaborando con Shinui. Attualmente collabora presso l’azienda sociosanitaria 9 Treviso in progettualità riguardanti l’adozione e il supporto alla famiglia adottiva.

Ha maturato esperienza di insegnamento attraverso la didattica presso la scuola di specializzazione Etno-Sistemico Narrativo di Roma.

Studio di Psicologia e Psicoterapia

Dott.ssa Sponchiado Orietta
Psicologo-Psicoterapeuta
Mediatore familiare
Esperta in Psicologia scolastica
Esperta in Terapie interculturali

professionisti italiani e stranieri che collaborano o hanno collaborato con shinui

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Collaboratori di particolare rilievo:

Minuchin Salvador - pioniere della Terapia Familiare, è un’autorità mondiale. Ha sviluppato l’approccio strutturale ed è autore di numerose opere di carattere scientifico e divulgativo.

Andolfi Maurizio - neuropsichiatra infantile e terapeuta sistemico relazionale, Direttore dell’ Accademia di Psicoterapia della Famiglia di Roma e promotore dell’approccio della Psicologia relazionale.

de Bernardt Rodolfo - terapeuta familiare, dirige l’Istituto di Terapia Familiare di Firenze. Past president dell’A.I.M.S. (Associazione Internazionale Mediatori Sistemici), past president della   SITF (Società Italiana di Terapia Familiare) e attuale presidente dell’EAP (European Association for Psychotherapy) e co-fondatore dell’AITF (Associazione Italiana di Terapeuti familiari).

Boscolo Luigi - psichiatra e psicoterapeuta sistemico, co-ideatore del Milan Approach fondato con Gianfranco Cecchin nel 1981. Dopo un decennio di collaborazione con Mara Selvini Palazzoli e Giuliana Prata, Boscolo e Cecchin hanno sistematizzato negli anni ’80 il metodo di conduzione della seduta e del processo terapeutico conosciuto in Italia e all’estero come “Milan Approach” e, negli anni ’90, sviluppato le basi dell’approccio narrativo in una cornice costruzionista. Ha diretto il Centro Milanese di Terapia della Famiglia da solo da dopo la morte del suo amico e socio, Cecchin, nel 2005, fino alla sua scomparsa nel gennaio del 2015. Il terzo volume della Collana "Dialoghi e Conversazioni con Shinui" è la pubblicazione del seminario tenuto da noi nel maggio 2006.


Collaboratori attuali:

Basso Pietro - direttore del Master sull’Immigrazione dell’Università Cà Foscari di Venezia e, sin dalla prima edizione, docente del Corso di specializzazione in Mediazione e Counseling Interculturale.di Shinui.

Carli Andrea - laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli studi di Ferrara Dal 2001 al 2010 è stato Giudice presso il Tribunale di Biella con funzioni in materia civile e fallimentare e dal 2010 ad oggi è Giudice presso il Tribunale di Bergamo, oltre che docente del corso di Legislazione e Tutela della famiglia presso l’Università degli Studi di Bergamo.

Cesaro Franco - dal 1986 è titolare dello studio omonimo, dove affianca, col suo gruppo di lavoro, le famiglie che hanno creato imprese e organizzazioni accompagnandole nei momenti di cambiamento e quindi di crisi. La valorizzazione della cultura, dell’identità, del rapporto col territorio. Dopo studi di Economia e Psicopedagogia, dal 1993 collabora con il mondo Accademico, attraverso incarichi di insegnamento di psicologia sociale, psicologia dei gruppi, psicologia dell’età evolutiva, e psicologia dello sport presso l’Università degli Studi di Verona. Dal 2009 insegna presso l’Università Statale degli Studi di Milano.

Francini Giancarlo - psicologo e terapeuta sistemico, co-fondatore dell’Istituto di Terapia Familiare di Siena e docente presso numerose scuole di psicoterapia. Svolge attività didattica anche presso gli Istituti di Terapia Familiare di Firenze e di Bologna. Socio Ordinario Clinico della Società Italiana di Terapia Familiare e socio Didatta dell’Associazione Internazionale Mediatori Sistemici. Co- fondatore e Presidente nazionale dei Centri Co.Me.Te (Counseling, Mediazione e Terapia).

Fumagalli Elisabetta - fa parte di Shinui dal 2007: diplomata in Counseling sistemico pluralista, oggi è tutor presso la medesima scuola. Naturopata, ha frequentato un Master in lettura del corpo in psicosomatica, è operatrice Shiatsu e Ayurveda, floriterapeuta, riflessologa, aromaterapeuta e insegnante di Massaggio Infantile A.I.M.I. In formazione come massoterapista e idroterapista

Fani Lucia - presidente di Assocounseling, e collaboratrice di Shinui attraverso delle lezioni trasversali durante i corsi. Curatrice degli aspetti di etica, deontologia e legislazione della professione

Losi Natale - psicoterapeuta sistemico ed etnopsicologo, responsabile dei progetti psicosociali e di salute mentale dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni del Bacino Mediterraneo dei Balcani.

Ottolini Ivan - Psicoanalista di formazione filosofica, presidente del Circolo Freud, Presidente del Coordinamento degli Psicoanalisti Italiani (Coopi), membro della Società Italiana di Filosofia Analitica, e della Società Filosofica Italiana

Pasini Beppe - Psicologo e psicoterapeuta, docente di Pedagogia Sperimentale presso l'Università di Brescia e Milano Bicocca. Socio della Libera Università dell'Autobiografia di Anghiari.

Sclavi Marianella - scrittrice e studiosa della comunicazione, di Arte di Ascoltare e Gestione Creativa dei Conflitti. Insegna Gestione dei Conflitti nel Master “Mediatori dei Conflitti – Operator di Pace Internazionali“  di Bologna e Bolzano.

Tullia Toscani - Psicologo clinico e psicoterapeuta familiare, Direttore dell’Istituto di Terapia Familiare di Bologna (ITFB), Didatta dell’ITFF e dell’ITFB, Didatta della Società Italiana di Terapia Familiare (SITF), Didatta A.I.M.S, membro associato C.I.S.M.A.I, membro associato della Società Italiana per lo studio dello stress traumatico (SISST)

Valastro Orazio Maria – direttore editoriale m @ g m @ - Rivista Elettronica di Scienze Umane e Sociali, con il quale Shinui svolge una collaborazione continua tra cui la pubblicazione del numero monografico ( Uno sguardo sistemico sull’interculturalità, vol 11).


Professionisti che hanno collaborato con Shinui in maniera assidua in passato o, in alternativa, svolgendo uno o più seminari teorico/ tematici:

Alborghetti Giovanna - pedagogista, counselor clinico e scolastico, docente del laboratorio di psicologia dello sviluppo e dell’educazione nella SILSIS di Bergamo. Redattrice della rivista école” e responsabile della sezione di psicologia dell’educazione, vicepresidente dell’associazione “Idee per l’educazione

Beneduce Roberto - docente di Antropologia Culturale e Psicologica all’Università di Torino, etnopsichiatra, direttore Centro Frantz Fanon.

Bert Giorgio - medico, past president della S.I.C.I.S. - Società Italiana di Counselling a Indirizzo Sistemico.

Bozzetto Igino - psicologo e psicoterapeuta, didatta del Centro Milanese di Terapia della Famiglia, sede padovana, ex coordinatore della Sezione Counseling sistemico relazionale del Centro Padovano di Terapia della Famiglia.

Busso Pasquale - direttore del Centro Studi Eteropoiesi - Torino, docente di Psicologia della Famiglia dell’Università Ponitificia Salesiana, sede di Torino.

Cardamone Giuseppe - psichiatra e psicoterapeuta.  Per un decennio è stato docente presso la facoltà di Scienze della formazione di Bergamo e, attualmente, docente presso il nostro corso di Specializzazione in Intercultura

Citron Michal Kehal- Clinical Social Worker e psicoterapeuta in Israele, ha sviluppato un modello di lavoro che intreccia gli strumenti dialogici della terapia con l’attenzione al corpo. Affianca all’attività di formatrice quella di consulente.

Ferrari Federico - psicologo e psicoterapeuta sistemico, specializzato al CMTF, presso il quale è tutor didattico. Da anni svolge attività di ricerca e formazione sul genere, l’identità sessuale e l’omogenitorialità, oltre a essere consulente presso l’Ospedale San Carlo Borromeo di Milano.

Formenti Laura - psicologa e psicoterapeuta, didatta sistemica, dottore di ricerca in pedagogia e attualmente docente di Pedagogia generale e sociale presso l’Università Bicocca e di Consulenza familiare. Partecipa attivamente a diversi progetti e reti internazionali sui temi della ricerca e della pratica narrativa; coordina il network “Life History and Biography in Adult Education” della società europea di ricerca ESREA

Fruggeri Laura - insegna Psicologia Sociale e Psicodinamica delle Relazioni Familiari presso il Corso di Laurea in Psicologia dell’Università di Parma di cui è stata Direttore dal 2005 al 2012. Ex didatta del Centro milanese di Terapia familiare. Dal 2005 al 2012 è stata Direttore del Corso di Laurea in Psicologia presso l’Università di Parma.

Gandolfi Paola - è ricercatrice presso l’Università di Bergamo dove insegna “Politiche educative nei paesi arabo-islamici del Mediterraneo”, nonché i nessi tra mobilità migratoria e processi di cambiamento culturali. Insegna inoltre “Lingua Araba - Dialetto marocchino” e “Maghreb: coordinate storico-antropologiche” presso il Master M.I.M  dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Attualmente si occupa di interrelazioni tra cultura, società e pedagogia in Maghreb

Gaspari Gabriela- psicologa, terapeuta familiare, docente presso il Centro Milanese di Terapia della Famiglia.

Giuliani Massimo - psicologo e terapeuta familiare, formato al Modello Sistemico Relazionale del Gruppo di Milano. Libero professionista a Manerbio (BS) e Cremona. E’ didatta presso il Centro di Terapia della Famiglia di Treviso e collabora con il Centro Milanese di Terapia della Famiglia. 

Hoffman Lynn- specialista di Terapia Familiare nota a livello internazionale. Attualmente è professore associato al programma di Terapia Familiare al Saint Joseph College di West Hartford, Connecticut

Salvatore Inglese - psichiatra, dirige il Modulo di psichiatria transculturale e di comunità, Centro di salute mentale dell’ASL di Catanzaro e collabora con il Centre Devereux di Parigi.

Ciliberto Jimmy - psicologo psicoterapeuta sistemico relazionale, consulente per AIAS Milano Onlus, dove si occupa di psicoterapia per adolescenti, coppie e famiglie, supervisione clinica e formazione agli educatori professionali, e consulenza psicopedagogica a scuole e famiglie di minori con disabilità e/o difficoltà relazionali. 

Jamoletti Paolo - regista, autore del documentario sociale: “Siamo tutti clandestini?” Partecipazione alla presentazione del film per l’Associazione - marzo 2002.

Mastropaolo Lia - direttrice della Scuola Genovese di Mediazione e Counselling Sistemico e co-direttrice del Centro Genovese di Terapia della Famiglia.

Mattea Caterina - Laureata in Filosofia e successivamente in Psicologia. Membro dell’équipe del Centro Shinui, in passato coordinatrice della supervisione dei tirocinanti esterni e dei progetti di Counseling sul territorio, ha arricchito la sua formazione sistemico pluralista in ambito interculturale con un’esperienza in etnopsichiatria presso il Centro Devereux.

Mattucci Aldo - Psichiatra, Psicoterapeuta, Mediatore Familiare, didatta ITFV e ITFF, Presidente AIMS  (Associazione Internazionale Mediatori Sistemici), Direttore ITFV.

Olson Mary - Social Worker e psicoterapeuta, insegna alla Smith University in Massachussetts (U.S.A.). Si occupa in particolare di gender e di disturbi dell’alimentazione.

Pakman Marcelo - psichiatra, terapeuta familiare, responsabile organizzativo del servizio di salute mentale di Springfield (Massachussetts - U.S.A.), vicepresidente dell’American Family Therapy Academy.

Parisi Giusi - Professional counselor e trainer, assistente sociale, sociologa. Vice presidente S.I.C.I.S. – Società Italiana di Counselling a Indirizzo Sistemico.

Pievani Telmo - ricercatore presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Milano Bicocca.

Paolillo Davide - counselor organizzativo, specializzato in Programmazione Neurolinguistica Sistemica, da diversi anni lavora con realtà organizzative che vanno da società sportive ad aziende, ma anche con singoli individui che vogliono lavorare su tematiche inerenti il lavoro e lo sviluppo personale

Schnitman Dora - terapeuta sistemica, fondatrice e direttrice della “Fundaciòn INTERFAS” di Buenos Aires.

Stokart Zoè - laureata in Psicologia in Belgio, Master in “Interventi relazionali in contesti di emergenza” all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Attualmente Dottoranda in Metodologia della Ricerca in Psicologia all’Università degli Studi di Milano (II anno), dove conduce una ricerca nell’ambito transculturale (migrazione e maternità). Ha lavorato nel recupero di famiglie multiproblematiche, nel campo della tutela dei minori, della disabilità ed in ambito transculturale

Telfner Umberta - psicologa clinica e didatta del centro milanese di terapia della famiglia, insegna alla scuola di Specializzazione in psicologia della salute dell’Università La Sapienza di Roma. Si occupa specificamente di epistemologia e clinica, ma la sua “passione” sono le relazioni amorose e le questioni di genere

Toffanetti Dario- psicologo e psicoterapeuta, assistente didatta del Centro Milanese di Terapia della Famiglia.


collaborazioni con enti stranieri

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Fra gli interlocutori dell'Associazione a livello internazionale per la creazione di corsi e progetti formativi o di ricerca, supervisioni, consulenze ed altri servizi ricordiamo i seguenti enti, pubblici e privati:

  • Seimos Santykiu Institutas di Kaunas - Istituto di Terapia familiare (Kaunas, Lituania)
  • IPEC - Institut Pluridisciplinaire d'Etudes sur la Communication (Aix en provence, Francia).
  • Institut de la famille de Genève (Svizzera)
  • Fundacion Lovaina - Reblasam Dominicana, in collaborazione con l'Université Catholique de Louvain, Rete Belga - Latinoamericana di Salute Mentale (Republica Dominicana);
  • Istituto Interfas - Università di Buenos Aires (Argentina);
  • Università del Massachusetts - Dipartimento di Comunicazione Amherst (USA);
  • Università del Massachusetts - Dipartimento di Counseling e Terapia Familiare Boston (USA);
  • Università Libera Internazionale di Moldova - Facoltà di Psicologia (Moldova);
  • Springfield College - Dipartimento di Terapia Familiare (USA).

collaborazioni con enti italiani

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Fra gli interlocutori dell'Associazione a livello nazionale per la creazione, lo sviluppo e la realizzazione di corsi e progetti formativi o di ricerca, supervisioni, consulenze ed altri servizi ricordiamo i seguenti enti, pubblici e privati:

  • Agenzia di formazione e consulenza di Mestre AGFORM in collaborazione con il Servizio Marginalità Urbane del Comune di Venezia;
  • Agenzia per l'Integrazione;
  • ASL di Bergamo;
  • ASL e SERT di Bologna;
  • Associazione "Aiuto donna uscire dalla violenza" - ONLUS;
  • Associazione FamigliAperta
  • Associazione "Il Germoglio" di Bolzano;
  • Associazione "Infanzia & Incontri" ;
  • Associazione Eritrei di Bergamo;
  • Azienda Ospedaliera della provincia di Lodi - Unità Operativa Neuropsichiatria Infantile e Adolescenziale;
  • Azienda Ospedaliera di Treviglio Caravaggio - Unità Operativa psichiatrica, Reparti di patologia neonatale e di neonatalità;
  • Azienda ULSS Bolzano;
  • Azienda ULSS n. 7 Regione Veneto;
  • Azienda ULSS 15 "Alta Padovana" di Camposampiero (PD);
  • Casa Circondariale di Bergamo;
  • CEFAL di Bologna;
  • Centro Culturale Pegasos;
  • Centro per le Famiglie del Comune di Ferrara;
  • Centro per le Famiglie del Comune di Forlì;
  • Centro Bolognese di Terapia della Famiglia;
  • Centro ICOS - Scuola di Counseling Sistemico;
  • Centro Milanese di Terapia della Famiglia;
  • Centro Padovano di Terapia della Famiglia - Sezione Counselling Sistemico;
  • Centro Panta Rei - Scuola di Counseling Sistemico;
  • Centro Servizi Stranieri del Comune di Modena;
  • Centro Siciliano di Terapia della Famiglia - Palermo;
  • Comune di Ferrara - Settore Istruzione;
  • Consiglio degli Immigrati di Bergamo;
  • Consultorio Familiare di Bolzano;
  • Convenzione delle Donne;
  • Cooperativa Aeper - Comunità Aquilone ;
  • Cooperativa AFA - Associazione Famiglie per l'Accoglienza ;
  • Cooperativa Itaca ;
  • Cooperativa Spazio Giovani di Monza;
  • Donne Internazionali Bergamo;
  • Enaip (Dalmine) ;
  • Fondazione Serughetti "La Porta";
  • Fondazione Cecchini Pace ;
  • Fondazione "Exodus" di Verona;
  • Forum di Ricerca sulle Matrici Culturali dell'Università degli Studi di Bergamo;
  • "Il Guado" - Rete famiglie per l'accoglienza, della Cooperativa Il Pugno Aperto;
  • Istituto Change di Torino (Scuola di Counseling Sistemico);
  • Istituto Comprensivo Statale di Calcinate;
  • Istituto dei Figli di Maria Immacolata - Opera Pavoniana di Brescia
  • Istituto Palazzolo (Grumello del Monte) ;
  • Istituto Terapia Familiare di Bologna;
  • Istituto Terapia Familiare di Siena;
  • Istituto Superiore IPC Lorenzo Lotto;
  • Nord Sud Onlus;
  • OIM - Organizzazione Internazionale per le Migrazioni - sede di Roma;
  • Provveditorato allo Studio di Ferrara - Asili nido e Scuole materne
  • Regione Emilia Romagna - Servizi per la famiglia e per l'infanzia;
  • Regione Veneto;
  • RSD Istituto Palazzolo di Grumello del Monte;
  • Servizi Sociali del Comune di Bergamo;
  • Servizio Migrazioni e Cooperazione Internazionale del Comune di Bergamo;
  • Servizio Richiedenti Asilo e Rifugiati - Comune di Venezia;
  • Servizio Tutela Minori del Comune di Vicenza;
  • Società Italiana di Counseling (SICo);
  • Società Italiana di Counselling a Indirizzo Sistemico (SICIS);
  • Società Italiana di Ricerca e Terapia Sistemica (SIRTS);
  • Unità di Neuropsichiatria infantile di Trescore Balneario;
  • Università degli Studi di Bergamo - Facoltà di Scienze dell'Educazione;
  • Università degli Studi di Bergamo - Facoltà di Psicologia;
  • Università della Famiglia - Fondazione Exodus Onlus;
  • Università degli Studi di Palermo - Facoltà di Scienze della Formazione;
  • Università di Parma - Facoltà di Psicologia.

orazio maria valastro - diario di un formatore autobiografico

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esperienze di narrazioni e scritture di sé

Orazio Maria Valastro è nato a Catania nel 1962.

Sociologo e ricercatore indipendente, membro della Società internazionale di mitanalisi, ha fondato e dirige la rivista internazionale di scienze umane e sociali M@gm@.

Esperto nella formazione autobiografica e nelle scritture relazionali di cura, presso la Libera Università dell'Autobiografia di Anghiari, accompagna da numerosi anni dei gruppi di adulti alla narrazione e alla scrittura di sé, concependo un dispositivo autobiografico in grado di coniugare una pedagogia della memoria e dell'immaginario con un ascolto sensibile di sé e dell'altro.

Ha inoltre ideato Thrinakìa, il concorso internazionale di scritture autobiografiche dedicate alla Sicilia, ed è il responsabile degli Ateliers dell'immaginario autobiografico dell'Organizzazione di Volontariato Le Stelle in Tasca, un progetto di animazione socioculturale e di educazione alla cittadinanza attiva.

Si è laureato in sociologia alla Sorbona, all'Università René Descartes di Parigi, conseguendo un dottorato di ricerca in sociologia all'Università Paul Valéry di Montpellier.

Recentemente ha pubblicato: Thrinakìa: antologia della seconda edizione del concorso internazionale di scritture autobiografiche dedicate alla Sicilia (Casa Editrice Kimerik, 2015), Mythanalyses postmodernes de la santé mentale (Aracne Editrice, 2014), Écritures sociologiques d’ailleurs (Les Éditions du Net, 2013), Cartografia minimale dell'immaginario autobiografico (Edizioni Mythos, 2013), Biographie et mythobiographie de soi (Éditions Universitaires Européennes, 2012), Écritures de soi en souffrance (Aracne Editrice, 2012).

prefazione di Laura formenti

Funamboli, eroine e sciamani:autobiografia come viaggio dell’anima

«Hai una prefazione da scrivere», continuo a ripetermi mentre scende il buio su questo sabato di fine ottobre. Finita la posta elettronica, e prima di preparare la cena, decido che è ora il momento per mettersi a scrivere. Ho aspettato che maturasse in me un’idea, un accento da mettere in queste righe. Ma più che un’idea è un’intuizione, e tante piste di lettura possibili.

Il testo che hai per le mani, caro lettore (o dovrei chiamarti pellegrino?), è denso, coinvolgente, pieno di riferimenti colti e però anche terribilmente vivo. Non si lascia pre-fare facilmente. I libri sono scritti per lo più per andare ad abitare scaffali ben individuati: letteratura, scienze sociali, biografie... Questo no.

Orazio Maria Valastro è, per sua stessa ammissione, un sociologo e uno sciamano delle storie, un formatore biografico e un autobiografo convinto. E un amante della parola ben detta, ben scritta. È anche un funambolo, metafora (una delle tante: tutto il testo è una celebrazione del pensiero abduttivo, obliquo, immaginale) con la quale apre la sua narrazione.

E così mi sono ritrovata funambola anch’io, a coniugare le mie diverse anime. A commuovermi nel leggere brani autobiografici così parlanti da toccare le corde del cuore, e subito dopo a pensare intensamente, immersa in un affondo filosofico concettualmente impegnativo, ricco di riferimenti bibliografici. Ora invitata negli intimi recessi di una vita singola, illuminata da un frammento narrativo, ora portata su su, a partecipare di uno sguardo allargato e astratto, di ampio respiro.

Spiazzamenti. Dis-equilibri. Rapidi passaggi. Vertigini. Il funambolo non è colui che sta fermo. Anzi: continui movimenti gli sono necessari per mantenersi in bilico. Spiazzamenti che ci fanno bene, oggi più che mai: viviamo talmente disconnessi che ci dimentichiamo di prenderci cura dei nessi tra cervello e cuore, tra singolarità e totalità.

Il mito del nostro tempo è l’insicurezza, ma il vero problema è che non sappiamo più coniugare certezza e incertezza, perché non sappiamo prenderci cura dei legami.

Un luogo dove questa cura è possibile sono gli ateliers dell'immaginario autobiografico, e cioè il dispositivo con il quale il nostro autore ha accompagnato diversi gruppi di adulti, negli anni, in un viaggio di consapevolezza e trasformazione di sé, della relazione con gli altri e il mondo.

La scrittura autobiografica è qui proposta non tanto come “strumento” o “metodo”, ma come un vero e proprio viaggio dell’anima, alla scoperta di sé:

Ho sempre desiderato scrivere una storia che potesse comunicare la bellezza e la ricchezza della vita, che facesse capire a chi leggeva che tutto in essa, per quanto doloroso, ha un senso, ma non immaginavo che quella storia sarebbe stata la mia (p. 79).

Quali caratteristiche deve avere l’atelier autobiografico per poter davvero generare un simile viaggio? L’atelier è di per sé un luogo altro, non istituzionale, dove esercitare la libertà di raccontarsi, dove poter riconoscere e forse sfidare i condizionamenti sociali perché è intrinsecamente “non condizionato”: si sceglie liberamente, si può interrompere, si scrive senza eccessivi vincoli (anche se sappiamo che tutte queste possono essere non pre-condizioni, ma conquiste durante il processo).

L’atelier è un luogo di individuazione, che senza proporsi come “terapeutico” (sono percorsi di educazione, non di terapia né di cura) ha un altissimo potenziale curativo. L'ascolto sensibile - di sé e dell'altro - apre possibilità di senso e nutre il desiderio di relazionarsi agli altri e di definirsi in rapporto a loro e al mondo.

Ma c’è altro. La cifra particolare di questi ateliers è la commistione tra creatività simbolica e narrazione autobiografica: la capacità umana di rappresentarsi, raffigurarsi attraverso simboli, è qui usata per presentificare l’esperienza, con i suoi chiaroscuri.

Non c’è l’illusione verista della biografia più prosaica e fattuale (sebbene possa immaginare che in qualche momento dei laboratori le scritture siano state anche prosaiche e fattuali), ma la creazione di una costellazione di immagini che va ben oltre la prosaicità di una vita narrata: una costellazione in movimento, fatta di valori e miti, immagini mentali e idee, sentimenti e sensazioni.

Nel laboratorio si integrano e armonizzano diverse dimensioni dell’umano: corpo, emozioni, pensieri, immaginazione creativa, spiritualità. Gli esercizi sono sapientemente pensati e condotti per suscitare e sviluppare immagini, miti, racconti finzionali che si intrecciano alla storia reale, quella che a volte ci opprime, ci pesa sulle spalle perché si satura, chiudendo i suoi possibili significati in un’unica Verità.

Aprire possibilità è trovare nuove parole e nuovi sensi, nuove verità, al plurale, e nel fare questo il racconto mitico può liberarci da una condizione disumanizzante. Nel libro, però, il dispositivo non è spiegato fin da subito: si svela poco a poco e così, da lettrice, mi sono trovata a ripercorrere con i protagonisti un viaggio simile al loro, a seguire le loro parole scritte «con una mano sul petto» (p. 46), per «tirare fuori le stelle dalla tasca» (p. 48) e «reincantare la nostra relazione con noi stessi e gli altri» (p. 56).

Piano piano il viaggio di esplorazione consente di individuare (e poi superare) vincoli e barriere, diffidenze reciproche e inquietudini. Il libro ripercorre il dispositivo pedagogico e accompagna chi legge a fare l'esperienza delle dimensioni di temporalità e circolarità proprie del laboratorio. Grazie all’uso sapiente e rispettoso delle scritture originali, ri-crea un senso di prossimità, che consente di cogliere, nella lettura, il senso di uno spazio “sacro”.

Il laboratorio autobiografico diventa, infatti, viaggio iniziatico quando la scrittura va oltre il letterale, seguendo l’invito a trasfigurare e a trasformare. Non è una scrittura che aspira a oggettivare, a riprodurre la realtà o i vissuti soggettivi “in quanto tali”. È una scrittura che si fa dono, possibilità, e tende al bello. Una scrittura etica. Se vuoi vedere bellezza, agisci bellezza.

Il patto formativo del percorso si fonda su un'etica della reciprocità (dove anche il formatore è coinvolto), sull’assunzione di una responsabilità di tutti nei confronti di sé stessi e degli altri, una consapevolezza che bisogna alimentare ininterrottamente.

Leggerlo ad alta voce significava sentire l’emozione della mia voce e condividere una parte di me sofferente. Mi sono commossa. Ho provato molta tenerezza, molta voglia di scoprirmi, molta voglia di continuare a scrivere. Ho sentito molta comprensione nei loro confronti, molta umanità, molta comunione (p. 51).

Il viaggio dell’anima è iniziato: leggersi ed essere letti, accompagnati dallo sguardo dell'altro, dalla meraviglia, che convoca il corpo e le emozioni; ci sentiamo compresi, oltre le parole, quando anche per un breve istante possiamo cogliere il senso profondo delle storie condivise - «sapere che c'è qualcuno che riesce a guardare oltre le tue parole e vedere cosa c'è, qual è il loro vero significato» (p. 62).

Il bisogno d'amore è il linguaggio comune di queste scrittrici e scrittori; la condivisione delle emozioni è il collante del gruppo:

Cosa è accaduto di magico? Credo che l'esperienza di gruppo, in genere, e in particolare, di un gruppo di scrittura autobiografica, porti la mente a uno stato superiore, che da soli, forse, non potremmo raggiungere facilmente: una condizione di speciale apertura (p. 82).

L’atelier rivela e mostra una molteplicità di esperienze umane e di prospettive sulla vita stessa. Crea legami tra le storie e tra le persone, mettendo in luce gli elementi comuni dell'esperienza umana. Non c’è nulla di più universale dell’autobio­grafia, quando è ben condotta.

L’intuizione della reliance - verso sé stessi, gli altri, il mondo - psicologica e sociale, ecologica e culturale, cosmica e spirituale, sollecitata da un’esperienza di scrittura contemplativa e meditativa, non solo rende cosciente un legame, ma nei fatti lo crea. L’atelier è performativo, autopoietico: genera le condizioni per la sua stessa generatività.

La ricerca autobiografica diventa così viaggio iniziatico, verso un’esperienza profonda di ri-connessione poetica. Le motivazioni profonde «ci svelano quel desiderio di infinito che diviene una cerca dell'anima e non si lascia confinare nella difficoltà del linguaggio di comunicare l'esperienza esistenziale» (p. 241). La scrittura autobiografica assume la funzione collettiva del rito.

L’autobiografia in formazione può “servire” diversi tipi di finalità: ci sono percorsi che mirano innanzitutto alla raccolta delle memorie, altri che intendono stimolare il pensiero critico e riflessivo, altri ancora che considerano il racconto di sé un passaggio necessario per altri scopi (orientamento, progettazione di sé, riconoscimento degli apprendimenti pregressi...).

Qui mi sembra che l’intento dominante sia proprio la trasformazione del panorama interiore: il movimento metaforico-biografico educa a una “poetica di sé” volta a coltivare ciò che di più umano c’è in noi e negli altri. C’è anche riconoscimento, sì, ma più poetico che fattuale, basato sulla coscienza mitica più che su una consapevolezza razionale.

Durante il viaggio incontriamo diverse metafore: il tunnel, il treno, il labirinto, trappole mortali dalle quali ci si può salvare. Immagini archetipiche, così come l’albero, la casa, simbolo della dimora interiore, il mare in tempesta, ma anche un piatto di bilancia, una sedia impagliata dalle mani esperte di un artigiano, una bottiglia abbandonata ai flutti... Oggetti evocativi e fluttuanti.

Trasfigurazioni guidate dal desiderio. Solo quando il viaggio è ben avviato (e forse ha già affrontato e superato qualche ostacolo, qualche bivio, generando dilemmi e dis-orientamenti), nasce la consapevolezza di un’identità multipla, complessa, e per qualcuno dei partecipanti la possibilità di trascendere il proprio Io.

Quella trasformazione che Gregory Bateson chiamava Apprendimento 3. Non so che cosa venga prima: se il superamento dell’Io o la serenità dell’anima. Certo è che l’armonizzazione somato-psichico-spirituale raccontata nel libro indica un percorso verso il benessere.

Ma il viaggio non è ancora finito: «la felicità, come dico sempre io, nasce dall’ironia» (p. 227). Due esiti non contraddittori, l’ironia e la trascendenza. Se gli atelier sono uno spazio dove sperimentare, dove raccontare le nostre storie attraverso una nuova grammatica creativa, uno spazio dove quello che condividiamo ci fa sentire vivi, è possibile che generi uno sguardo differente, critico, obliquo. Anche divertito e divertente:

È un posto dove le cose lontane sembrano vicine e quelle vicine lontane lontane... no, non siamo dall’oculista. È un posto dove c’è un maestro che t'insegna una nuova grammatica... non siamo a scuola, no! È un posto dove si gioca, anche, si colora e si scherza, e a volte, si mangiano anche le torte... e non siamo neanche all’asilo. È un posto dove rivive tanta gente... niente sedute spiritiche, davvero. È un posto dove si parla un’altra lingua... No, non è un Paese estero! È un posto dove ti metti a nudo... macché, non siamo al mare. È un posto... dove vorrei restare (p. 246).

Sappiamo quanto sia raro trovare spazi concreti di felicità all'interno delle nostre comunità, istituzioni, territori. Fare esperienza di una modalità di ascolto reciproco e insieme incline alla bellezza è un vero privilegio. Questi incontri periodici offrono un esempio di colleganza, realizzando un’utopia concreta, o più semplicemente uno spazio di ricerca e condivisione. Che è già molto. Sognare l’altro come ancora non è (Danilo Dolci), creare proposte che danno voce a bisogni e desideri profondi, è un compito di ogni educatore e formatore che incontra soggetti adulti ormai anestetizzati, disillusi, incapaci di sognare; come in ogni viaggio, il mentore assolve una funzione formativa poiché prende su di sé «la responsabilità della crescita personale dell'altro» (p. 271).

Gli ateliers sono in sostanza un dispositivo di accompagnamento, dove è determinante che il formatore e i partecipanti si riconoscano reciprocamente come portatori di bisogni e desideri interdipendenti. L'etica della reciprocità, più volte richiamata nel testo, è riconoscimento di questa interdipendenza sistemica.

E alla fine del viaggio? I viaggiatori possono, secondo l’autore, rivendicare un'investitura, come novelli eroi ed eroine che hanno saputo attraversare territori inesplorati e uscirne rafforzati e arricchiti.

Essi hanno appreso a viaggiare nelle profondità dell'intimità per poi uscire da sé stessi e ritrovare l'altro, per comprendere prima con il cuore e poi con la mente una reliance etica e mistica (p. 290).

Guardando indietro, sanno di aver praticato una forma di scrittura, quella autobiografica, che si allontana radicalmente dalle comfort zone e dalle indicazioni normative dell’appre­ndimento scolastico, per entrare nei terreni scivolosi e rischiosi della cura, delle emozioni e delle relazioni. Hanno ri-appreso l’incanto del ritmo, del mito e del rituale, che reintegra la totalità dell'essere umano. Hanno vissuto una “conversione” e una “trasfigurazione” nel passare da forme di coscienza egoica, chiusa e determinata, a una coscienza poetica, diffusa (il gruppo come Mente collettiva) e aperta all’alterità.

Se c’è speranza, nel mondo complesso in cui ci muoviamo, è quella di fondare un intervento pedagogico sulla reciprocità, sull'amore e sull’imma­ginazione, come sorgenti di ciò che è più propriamente umano. Ma a niente servirebbe scrivere se non ci fosse chi legge, sarebbe come il messaggio del naufrago in una bottiglia mai trovata (p. 81), quindi, ora tocca a te, pellegrino, portare a termine il viaggio...

Laura Formenti

Professore associato di Pedagogia generale presso il Dipartimento di scienze umane per la formazione dell'Università degli Studi di Milano Bicocca; Coordinatore del Dottorato in scienze della formazione e della comunicazione; Presidente della Società Europea di Ricerca in Educazione degli Adulti (ESREA) e Coordinatore (con Linden West) del Life History and Biography Network; membro del Direttivo RUIAP (Rete Universitaria Italiana per l'Apprendimento Permanente), socia fondatrice e docente di Philo, Scuola Superiore di Pratiche Filosofiche (Milano).

Riflessioni Sistemiche - Vol.14

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La rivista Riflessioni Sistemiche intende porsi quale spazio editoriale on-line aperto ai contributi di studiosi appartenenti all'area del pensiero sistemico. L'impostazione della rivista vuole essere esplicitamente inter-trans-disciplinare, ed espressione di una visione di tipo "reticolare" nonché attenta nell' individuare e descrivere i processi di co-generazione e di ricorsività fra teoria e prassi. Inoltre, facendo propri quelli che sono gli obiettivi dell'AIEMS (Associazione Italiana di Epistemologia e Metodologia Sistemiche) la rivista è concepita come uno spazio dedicato all'epistemologia e allo studio dei sistemi complessi, con un particolare riguardo ad elaborazioni teoriche, modelli, e ricerche sul campo, concernenti i due ambiti specifici della sanità e della scuola.

L'intenzione è quella di offrire un punto di riferimento editoriale per ricercatori di valore , e di collocarsi con autorevolezza nel contesto dell'attuale dibattito scientifico-culturale. Và infine specificato che la rivista Riflessioni Sistemiche ha una frequenza di pubblicazione di tipo semestrale, e che i suoi numeri sono di volta in volta dedicati ad un tema specifico, ospitando lavori firmati da studiosi di varie nazionalità, seppur con una particolare cura nel dar voce a quelle che sono le realtà di sperimentazione e ricerca presenti nel nostro paese.

Troviamo i contributi di Cecilia Edelstein nei seguenti articoli:

http://www.aiems.eu/files/edelstein.pdf

http://www.aiems.eu/files/edelstein_8.pdf

Informiamo i lettori dell'uscita del volume n. 14 della rivista riflessioni sistemiche dal titolo: Direttività e non direttività nell'approccio ai sistemi sociali.

M@gm@ - Vol. 13 n.3

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M@gm@, rivista elettronica internazionale di Scienze Umane e Sociali, fondata e diretta dal Sociologo Orazio Maria Valastro nel luglio del 2002, è il progetto editoriale dell'Osservatorio dei Processi Comunicativi. La rivista si propone di promuovere gli approcci e le metodologie qualitative, sostenendo una socio-antropologia dell’immaginario simbolico e sociale che coniuga teoria e pratica, approcci teorici e analisi empiriche, concependo l’intervento professionale, la ricerca sociale e la formazione, l’analisi e l’intervento nei contesti sociali e culturali, come osservazione, interpretazione critica e cambiamento partecipato della vita quotidiana.

Informiamo i lettori dell'uscita del vol.13 n.3 della rivista M@gm@ dal titolo: Psicoanalisi e Laicità.

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