Progetto di counseling sistemico territoriale in ambito etnopsicologico (2005 - 2008)
Questo progetto, svolto nel territorio bergamasco dal 2005 al 2008, nasce dalla considerazione che in Bergamo e provincia è in atto ormai da due decenni un costante flusso migratorio che ha fatto sorgere una nuova comunità multietnica. I processi di inserimento, adattamento e integrazione, che da sempre si auspicano ogni qualvolta una comunità d'accoglienza si trovi a condividere un territorio con "lo straniero", non sempre incontrano nella spontaneità e nella sensibilità occasionale le modalità che meglio li sostengono e li incoraggiano.
Inoltre il processo migratorio, pur essendo un fenomeno da sempre avvenuto nella storia delle civiltà, può produrre dei danni psicopatologici legati ai bruschi cambiamenti e alle difficoltà di adattamento, alle esperienze traumatiche nel processo stesso e alla perdita di reti relazionali affettive o ai vissuti di un'esperienza considerata fallita (Edelstein, 2004).
La manifestazione del disagio avviene in maniera diversa a seconda della cultura di provenienza. D'altro canto, i sintomi psichiatrici che emergono (come le allucinazioni) possono essere metafora del vissuto sofferto e letti in ottica evolutiva, all'interno di un contesto depatologizzante (Edelstein, 2000, 2001). Saper leggere e cogliere i codici etnici e socioculturali senza tralasciare gli aspetti universali e quelli individuali diventa importante; riuscire ad intrecciare questi tre livelli - universale, sociale e individuale - in una relazione terapeutica, diventa un arte (Edelstein, 2003).
OBIETTIVI
OBIETTIVI
Obiettivo di questo progetto è l'accompagnamento delle famiglie di immigrati che presentano problematiche di tipo psico-relazionale, legate non solo agli aspetti di ordine pratico e di gestione delle relazioni con i sistemi territoriali, ma a quelle che emergono nel faticoso processo di integrazione tra un'identità originaria ed un nuovo contesto culturale.
Obiettivi specifici:
- Analisi dei bisogni familiari con l'individuazione della fase del percorso migratorio.
- Individuazione e potenziamento delle risorse familiari.
- Ascolto e accompagnamento nelle difficoltà psicologiche e relazionali.
- Sostegno dello sviluppo dell'identità mista dei bambini, della loro crescita e della loro autonomia.
- Sostegno psicologico specialistico e di mediazione interculturale come supporto alla genitorialità.
- Alleviamento del disagio psichico dei membri della famiglia, con particolare attenzione alle variabili culturali della psicodiagnosi.
- Costruzione di un rapporto di rete tra i diversi sistemi coinvolti per agevolare la comunicazione, l'adattamento e l'inserimento: bambini, famiglie, scuola, insegnanti, Comune, professionisti e servizi sociosanitari.