bambini, famiglie, operatori che crescono – nido in famiglia.
Il progetto è nato come risposta all'esigenza di alcune famiglie di accudire i loro figli durante la giornata. In un unico contesto è stato permesso ai bambini di vivere momenti di divertimento e costruttivi che consentissero anche ai genitori di poter agire da protagonisti il proprio ruolo educativo. Il nido famiglia inoltre, ha accolto i bisogni di flessibilità e diversificazione dell'offerta permettendo il riferimento a modelli educativi partecipati.
Nel corso della propria attività di consulenza familiare, l'Associazione Shinui è entrata spesso in contatto con il desiderio delle famiglie di essere soggetti attivi e partecipi dei processi di crescita dei figli e di poter condividere con altri la propria esperienza genitoriale. In questo, la legge regionale 23/99 si è rivelata un'opportunità per pensare e realizzare progetti in grado di rispondere a questi desideri.
La scelta di puntare sui "nidi famiglia" è stata motivata da alcune ragioni di fondo riconducibili alla convinzione che organizzare e gestire il progetto doni alle famiglie non solo l'opportunità di risolvere un problema di tipo pratico, ma soprattutto offra l'occasione di costruire un rapporto significativo e stabile tra bambini, adulti e comunità.
Grazie alla diversificazione dell'offerta che il progetto ha saputo fornire, è stato possibile creare momenti di condivisione integrati tra genitori e volontari che partecipavano attivamente al programma educativo; programmare orari diversificati funzionali alle esigenze educative ed organizzative delle famiglie; utilizzare gli spazi e i servizi territoriali (spazi gioco, piscina ...).
OBIETTIVI
OBIETTIVI
Il nido voleva offrire l'opportunità di vivere un'esperienza comune su un'azione fondamentale come l'accudimento e l'educazione dei figli. I genitori potevano diventare protagonisti, gli operatori esperti in materia e pionieri di nuove esperienze.
Il desiderio e l'intenzione dei promotori del progetto "PICCOLI MONDI" era stato quello di costruire una continuità. L'obiettivo minimo è stato consolidare il gruppo delle famiglie in un'ottica di auto e di solidarietà famigliare; quello massimo era giungere a incoraggiare e supportare altre famiglie nella realizzazione di progetti analoghi costruendo un nuovo modello educativo.